92 research outputs found

    Transhumance heritage in the bioregional perspective

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    The worldwide dynamics of the last thirty years are outlining opaque scenarios and forcing contemporaries to search for a catharsis whose urgency can no longer be postponed: cultures, economies and ecological balances in their current state are in danger of collapsing at an unprecedented rate. Nevertheless, it is possible to draw from the past references capable of updating consolidated paradigms, rediscovering approaches oriented towards the long term aimed at maintaining the conditions that have allowed progress and well-being for a large part of our species. The millenary practice of transhumance, today relegated to marginal contexts, is one of these: the extensive breeding of livestock, conducted on foot over long distances in search of pastures, is an exemplary adaptation to the scarcity of resources provided by the natural succession of seasons. In contrast, the problems arising from industrialised forms of animal husbandry are highlighted by numerous studies. The regeneration of the vast material and immaterial heritage inherited from transhumance, on the other hand, can provide answers to environmental, ethical and social issues that afflict every continent today: an ante litteram model of sustainability that finds in bioregional planning a concrete prospect of re-actualisation

    Criteri e metodi per la pianificazione intercomunale nell'area metropolitana romana

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    Il contributo si colloca all’interno del dibattito scientifico sui temi della dimensione metropolitana della città contemporanea e dei modelli di governo per la pianificazione territoriale di area vasta, con particolare riferimento alle esperienze in cui sono in corso sperimentazioni dal basso di associazionismo intercomunale. In particolare, il contributo ha l’obiettivo di presentare i risultati di una ricerca applicata sul tema della dimensione intercomunale, quale riferimento territoriale minimo per l’esercizio delle complesse funzioni di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, a partire dall’ipotesi che si debba procedere, ai fini della individuazione di criteri e metodi per la definizione degli ambiti ottimali della cooperazione intercomunale, secondo modelli di aggregazione “non congiunturali” a geometria variabile. A tal fine la ricerca individua nei territori del Lazio, con particolare riferimento all’area metropolitana romana, il campo di sperimentazione progettuale, attraverso la tecnologia SIT/GIS, di possibili criteri per la perimetrazione degli ambiti territoriali della cooperazione, assumendo “il criterio ambientale e paesistico” per l’individuazione di aree dai caratteri intrinsecamente coerenti ed estensioni territoriali utili a definire una proposta di scenari alternativi di riassetto amministrativo

    Criteri e metodi per la pianificazione intercomunale nell’area metropolitana romana

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    Il contributo si colloca all’interno del dibattito scientifico sui temi della dimensione metropolitana della città contemporanea e dei modelli di governo per la pianificazione territoriale di area vasta, con particolare riferimento alle esperienze in cui sono in corso sperimentazioni dal basso di associazionismo intercomunale. In particolare, il contributo ha l’obiettivo di presentare i risultati di una ricerca applicata sul tema della dimensione intercomunale, quale riferimento territoriale minimo per l’esercizio delle complesse funzioni di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, a partire dall’ipotesi che si debba procedere, ai fini della individuazione di criteri e metodi per la definizione degli ambiti ottimali della cooperazione intercomunale, secondo modelli di aggregazione “non congiunturali” a geometria variabile. A tal fine la ricerca individua nei territori del Lazio, con particolare riferimento all’area metropolitana romana, il campo di sperimentazione progettuale, attraverso la tecnologia SIT/GIS, di possibili criteri per la perimetrazione degli ambiti territoriali della cooperazione, assumendo “il criterio ambientale e paesistico” per l’individuazione di aree dai caratteri intrinsecamente coerenti ed estensioni territoriali utili a definire una proposta di scenari alternativi di riassetto amministrativo.The contribution is part of the scientific debate on issues related to the metropolitan dimension of the contemporary city and government models for large-scale territorial planning, with particular reference to on-going experiences characterized by bottom-up experiments of inter-municipal associations. In particular, the contribution has the aims of presenting the results of applied research on the theme of the inter-municipal dimension, intended as a minimum territorial reference for the organization of the complex functions of protection and enhancement of the environment and landscape. This, starting from the hypothesis that it is necessary to proceed according to "non-cyclical" aggregation models with variable geometry, in order to identify criteria and methods for defining the optimal areas of inter-municipal cooperation. In this regard, the research identifies the field of design experimentation in the territories of Lazio, with particular reference to the Roman metropolitan area. Through the SIT / GIS technology, possible criteria for the identification of the territorial areas of the cooperation have been outlined, assuming "the environmental and landscape criterion" for the identification of areas with intrinsically coherent characters and territorial extensions useful for defining a proposal of different scenarios related to an alternative administrative reorganization

    The River Contract of the Tiber from Castel Giubileo to the Foce: An Innovative Practice for a Relationship between Tiber and Rome

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    The River Contract is a little-known practice and an unconventional planning procedure but an opportunity in many Italian Regions to overcome the problems of coherence between levels of Government and to promote participation. The River Contract is a voluntary agreement of strategic and negotiated planning, aiming the protection, proper management of water resources, recovery, and enhancement of the river territories, together with flood protection, contributing to the local development of such areas. In 2017, in Rome, started the procedure for the River Contract by Agenda Tevere Onlus. This paper illustrates a practice-oriented research built by multidisciplinary approach and a method able to mix cultural and participatory knowledge. Because the Tiber is the river of Rome, the research aims to raise the possibility of enhancing the strategic and fundamental role of the Tiber in relation to the City through four key issues: the urban landscape, because the Tiber is intrinsically related with the city; the public space, because the Tiber must be a good of the city; the sustainable use, because the Tiber must be for the city; the active participation, because the interventions on the Tiber must be shared in the city by those who live and work in Rome

    Misurare il paesaggio. Indicatori per la valutazione di piani e progetti

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    Mentre, nel Paese, si sta consolidando un’ampia sensibilità per la conservazione ambientale e stanno nascendo nuove consapevolezze per l’importanza della conservazione dei suoli agricoli, recenti sviluppi della legislazione in materia di territorio e paesaggio rendono gli obiettivi della conservazione sempre più remoti. Trasformazioni diffuse e iniziative estemporanee aggrediscono il Paesaggio “bene comune”. E questo avviene proprio mentre nei nostri territori si sconta un drammatico deficit infrastrutturale. Questo lavoro coglie l’occasione di una ricerca applicata, il supporto specialistico alla progettazione di una grande infrastruttura per l’accessibilità all’area romana, per tornare a ragionare sui fondamenti teorici del paesaggio con l’obiettivo di esplorare metodi e strumenti finalizzati al confronto tra ipotesi alternative di trasformazione verificandone la concreta applicabilità

    Valorizzare i luoghi centrali

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    Il paesaggio-paradigma per alcuni punti qualificanti di una Agenda Urbana

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    Per rinnovare il progetto di territorio si può usare il "paesaggio" come nuovo paradigma, anche come critica attiva degli strumenti di Piano e Progetto delle trasformazioni. È proprio nelle infrastrutture che il paesaggio-paradigma dimostra capacità innovative rilevanti. Offre un set di parametri più ampio per formulare e valutare le ipotesi di trasformazione, integra gli “indicatori” con grandezze diverse e nuove, suggerisce non solo misure ma un modo di pensare. Interpretando Khun possiamo dire che la misurabilità di un parametro evoca "l’idea del mondo”: sceglie le alternative vincenti. Plasma fisicamente il mondo reale. La mobilità trans regionale del bypass Roma sud-est è occasione di sperimentazione di innovativi indicatori di paesaggio. Tale sperimentazione ha dimostrato la concreta praticabilità di diverse modalità di territorializzazione delle infrastrutture: basate su "corridoi" più sostenibili ma anche su relazioni più complesse con il territorio. L'articolo richiama i fondamenti teorici del paradigma-paesaggio, relaziona sugli esiti inediti di una ricerca sull’applicazione di nuovi indicatori di paesaggio a corridoi infrastrutturali, propone percorsi di ricerca utili alla ridefinizione di un più attuale modello di territorializzazione delle infrastrutture.The "landscape", as a new paradigm, can be used to renew the territorial planning. It also can be an active critical tool in the design and the planning of territorial transformations. Nevertheless is right in the design of new infrastructure, that the landscape-paradigm, demonstrates innovative relevant capabilities. The landscape-paradigm provides a broader set of parameters to formulate and to assess the hypotheses of transformation, integrates the indicators with new and different dimensions and suggests not only the criteria for the actions but a new way of thinking. Through an interpretation of Khun's theory we can say that the measurability of a parameter evokes "the idea of the world": it chooses the winning alternatives and physically shapes the world. The trans-regional mobility of the new highway link in the south-east of Rome is an opportunity to test innovative landscape indicators. This investigation demonstrated the real feasibility of different modes of infrastructure's territorialisation: these are based on more sustainable "corridors" but also on more articulated relationships with the territorial context. The paper retrieves the theoretical fundamentals of the landscape-paradigm, relates on the unpublished outcomes of a study in which new landscape indicators are applied to infrastructure alternative corridors, offers some new research approaches useful to the redefinition of a more actual model of infrastructure's territorialisation
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